giovedì 6 giugno 2013

C'è sordo e sordo


Non esiste un solo tipo di sordità ma siamo in grado di distinguerne per grandi linee almeno tre tipi:
- SORDITÀ PROFONDA
-SORDITÀ PRE-LINGUISTICA
-SORDITÀ POST-LINGUISTICA
 Da questa distinzione possiamo dedurre delle diverse conseguenze per quella che sarà la vita del sordo.
Passiamo ad analizzarle: 
Si chiama sordo profondo colui che non ha mai avuto nessun tipo di ascolto sin dalla nascita. 
Il suo però non è un mondo completamente silenzioso, egli può sentire le vibrazioni della musica, il rombo dei motori, avere una grande sensibilità per ogni sorta di vibrazioni percepite per via ossea. Possiamo infatti distinguere due tipi di ascolto: quello aereo, cioè della coclea (che è quella parte dell'orecchio interno che svolge funzioni uditive) e quello osseo; lo scheletro ascolta e il suo ascolto va sempre al cervello. Questo è però un ascolto emozionale che non decodifica significati. Non avendo mai avuto accesso alla lingua il sordo profondo non dimostrerà mai alcuna inclinazione verso di essa.
Il secondo tipo di sordità ė quella pre-linguistica. Il bambino perde la capacità uditiva prima di avere acquisito una lingua e cioè prima dei due anni. Pur non avendo una strutturazione del linguaggio ha comunque un rapporto con esso. 
Il sordo post-linguistico, l'ultimo tipo di sordo di cui mi occuperò, diviene sordo dopo aver acquisito una lingua dunque Sa che le parole esistono e dal punto di vista cognitivo è colui che avrà meno difficoltà.

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