mercoledì 26 giugno 2013

Io sostengo la LIS

Promuovi la LIS attraverso i social network! Crea un video di pochi secondi e postalo su facebook o twitter. Questo è un buon modo per vincere la causa e ottenere così, il riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni. Guarda il video per sapere come fare.

domenica 16 giugno 2013

Io segno perché...

Questo video ha come obiettivo la sensibilizzazione all'utilizzo della lingua dei segni (LIS) come mezzo per favorire l'integrazione degli individui sordi, nonché la limitazione dei disagi che queste persone possono incontrare quotidianamente. Io segno e tu?

martedì 11 giugno 2013



Tecnologia: tutte le App Smartphone per i non udenti!



Ancora una volta la tecnologia ha dimostrato di essere dalla nostra parte, dando il suo forte contributo affinché i soliti gesti quotidiani, risultino ancor più immediati e pratici. Tra le varie applicazioni, scaricabili sui cellulari smartphone, molte sono inutili, altre potrebbero offrirci qualche agevolazione ma potremmo benissimo farne a meno, altre ancora sono risultate estremamente innovative ed efficaci. Con le invenzioni delle App, l’uso dei cellulari non è più confinato alla mera ricezione di chiamate e messaggi o al loro invio, essi si sono evoluti divenendo magicamente torce elettriche, navigatori satellitari o stazioni metereologiche; ciò che desta scalpore è che il tutto è possibile grazie ad un solo click: visitando l’App Store del proprio cellulare, è possibile scaricare molteplici applicazioni in base alle proprie esigenze. Quando in pochi secondi è possibile migliorare la quotidianità di qualcuno, allora possiamo dire che la tecnologia ha centrato il bersaglio! Nel 2012 è stata creata l’applicazione Marlee Signs che prende il nome dal suo programmatore: una giovane ragazza di 18 anni che perse l’udito a causa di una malformazione genetica. L’App prevede l’apprendimento della lingua dei segni grazie ad alcuni demo, di cui la ragazza è protagonista; si tratta di immagini visive che facilitano ai fruitori la comunicazione. Più attuale è The Finger, disponibile solo per iPhone: è un’applicazione capace di tradurre in lingua dei segni, tutto ciò che noi scriviamo. Sono 99 i segni precaricati ma, essendo open source, è possibile personalizzare il prodotto inserendo nuove parole che, automaticamente, si trasformeranno in segni. The Finger è stata pensata per essere un vero e proprio interprete di lingua dei segni; renderà senz’altro facile lo scambio di idee tra udenti e non udenti. Un team di ricercatori dell’università dell’Essex, ha dato vita a BioAid: un’applicazione che permette allo smathphone di trasformarsi in apparecchio acustico. I ricercatori, per sviluppare l’app, hanno cercato di replicare la complessità dell’udito umano; poiché i tradizionali apparecchi acustici hanno un unico settaggio che non prevede il giusto mix di frequenze, grazie all’applicazione, progettata con 4 preset, è possibile enfatizzare il volume solo di alcuni suoni e sarà il paziente a personalizzare il prodotto trovando la configurazione più adatta alle sue esigenze. I problemi di udito, la maggior parte delle volte, costringono le persone a ritirarsi nel proprio mondo, privandosi della vita sociale. La tecnologia ha fatto da ammortizzatore per ovviare al disagio, venendo incontro ad utenti particolari, con esigenze diverse rispetto ai consueti fruitori

giovedì 6 giugno 2013

Il Ragazzo Selvaggio

 
 
 
Il ragazzo selvaggio è un film di Truffaut ispirato ad una vicenda realmente accaduta: quella di Victor, un bambino cresciuto in solitudine nella foresta dell'Aveyron. Preso in cura da Itard, un medico dell'Istituto per sordomuti di Parigi, Victor non riuscirà mai a parlare ma si esprimerà a gesti fino alla fine della sua vita. Itard scriverà un libro dal titolo il ragazzo selvaggio appunto.
Pretendo spunto da questa vicenda mostrerò l'importanza per il bambino sordo di essere immesso in un contesto che gli permetta di sviluppare una sua lingua. 
Un pregiudizio radicato per secoli nella collettività è quello di ritenere il bambino sordo un ritardato mentale. Questo perché si è pensato per lungo tempo che il discrimine fra l'uomo e la bestia fosse la lingua verbale. 
Che la parola fosse sinonimo di mente, di mente che ragiona. Oggi possiamo affermare che questa convinzione è errata. 
La lingua ci distingue dagli animali certo, l'uomo è tale perché ha una lingua, ovvio. Ma non c'è nulla che impedisca al sordo di avere una sua lingua, di essere un umano. Ogni bambino, sordo compreso, nei suoi primi anni di vita è puro ascolto. Ogni bambino che è messo nelle condizioni per farlo sviluppa una facoltà di linguaggio. Questa si manifesta oralmente e in maniera naturale nel bambino udente. È ovvio che non può manifestarsi in maniera altrettanto naturale nel bambino sordo a causa del suo deficit sensoriale.
Il bambino che nasce sordo non dimostra alcun interesse verso il linguaggio. Attraversa una fase di lallazione come ogni bambino ma a questa fase segue subito una lallazione segnata. Nel bambino udente si svilupperà una lingua parlata, in quello sordo una segnata. Sempre che gli sia concessa libertà di segnare.
Il sordo non è un ritardato, solo non parla perchè non è quella la sua natura. La sua natura di sordo gli chiede di segnare, se il sordo segna il sordo pensa, quindi il sordo sviluppa una facoltà di linguaggio che lo distingue dagli animali. Il dramma è quando una persona sorda non è messa nelle condizioni di acquisire una lingua. Il bimbo sordo ha bisogno di essre immesso in un contesto in cui la "sua" facoltà di linguaggio si possa attivare naturalmente. 

La Lingua è intrinsecamente sociale e quella segnata non è da meno. La dimostrazione di ciò è data dall'esistenza di quei bambini lupo di cui ci parla Truffaut. Quei bambini vissuti in solitudine e che anche dopo essere stati immessi in un contesto sociale non riescono comunque a parlare. Il loro orizzonte di pensiero è limitato così come limitato risulta essere quello del sordo a cui viene impedito di esprimersi naturalmente.  
Un bimbo sordo nasce sordo non ritardato. Se gli si nega la possibilità di sviluppare una lingua, allora si che avrà un ritardo cognitivo.

C'è sordo e sordo


Non esiste un solo tipo di sordità ma siamo in grado di distinguerne per grandi linee almeno tre tipi:
- SORDITÀ PROFONDA
-SORDITÀ PRE-LINGUISTICA
-SORDITÀ POST-LINGUISTICA
 Da questa distinzione possiamo dedurre delle diverse conseguenze per quella che sarà la vita del sordo.
Passiamo ad analizzarle: 
Si chiama sordo profondo colui che non ha mai avuto nessun tipo di ascolto sin dalla nascita. 
Il suo però non è un mondo completamente silenzioso, egli può sentire le vibrazioni della musica, il rombo dei motori, avere una grande sensibilità per ogni sorta di vibrazioni percepite per via ossea. Possiamo infatti distinguere due tipi di ascolto: quello aereo, cioè della coclea (che è quella parte dell'orecchio interno che svolge funzioni uditive) e quello osseo; lo scheletro ascolta e il suo ascolto va sempre al cervello. Questo è però un ascolto emozionale che non decodifica significati. Non avendo mai avuto accesso alla lingua il sordo profondo non dimostrerà mai alcuna inclinazione verso di essa.
Il secondo tipo di sordità ė quella pre-linguistica. Il bambino perde la capacità uditiva prima di avere acquisito una lingua e cioè prima dei due anni. Pur non avendo una strutturazione del linguaggio ha comunque un rapporto con esso. 
Il sordo post-linguistico, l'ultimo tipo di sordo di cui mi occuperò, diviene sordo dopo aver acquisito una lingua dunque Sa che le parole esistono e dal punto di vista cognitivo è colui che avrà meno difficoltà.

Io segno perchè...



Ho creato questa immagine per esprimere il motivo per il quale ritengo che la Lis sia una lingua come tutte le altre, e debba essere riconosciuta come tale.
Io segno perché tutti abbiamo lo stesso diritto a comunicare il nostro pensiero.