Etica Della Comunicazione 2013
mercoledì 26 giugno 2013
Io sostengo la LIS
Promuovi la LIS attraverso i social network! Crea un video di pochi secondi e postalo su facebook o twitter. Questo è un buon modo per vincere la causa e ottenere così, il riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni. Guarda il video per sapere come fare.
domenica 16 giugno 2013
Io segno perché...
Questo video ha come obiettivo la sensibilizzazione all'utilizzo della lingua dei segni (LIS) come mezzo per favorire l'integrazione degli individui sordi, nonché la limitazione dei disagi che queste persone possono incontrare quotidianamente. Io segno e tu?
martedì 11 giugno 2013
Tecnologia: tutte le App Smartphone per i non udenti!
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giovedì 6 giugno 2013
Il Ragazzo Selvaggio
Il ragazzo selvaggio è un film di Truffaut ispirato ad una vicenda
realmente accaduta: quella di Victor, un bambino cresciuto in solitudine
nella foresta dell'Aveyron. Preso in cura da Itard, un medico
dell'Istituto per sordomuti di Parigi, Victor non riuscirà mai a parlare
ma si esprimerà a gesti fino alla fine della sua vita. Itard scriverà
un libro dal titolo il ragazzo selvaggio appunto.
Pretendo spunto da questa vicenda mostrerò l'importanza per il
bambino sordo di essere immesso in un contesto che gli permetta di
sviluppare una sua lingua.
Un pregiudizio radicato per secoli
nella collettività è quello di ritenere il bambino sordo un ritardato
mentale. Questo perché si è pensato per lungo tempo che il discrimine
fra l'uomo e la bestia fosse la lingua verbale.
Che la parola fosse sinonimo di mente, di mente che ragiona. Oggi possiamo affermare che questa convinzione è errata.
La
lingua ci distingue dagli animali certo, l'uomo è tale perché ha una
lingua, ovvio. Ma non c'è nulla che impedisca al sordo di avere una sua
lingua, di essere un umano. Ogni bambino, sordo compreso, nei suoi primi
anni di vita è puro ascolto. Ogni bambino che è messo nelle condizioni
per farlo sviluppa una facoltà di linguaggio. Questa si manifesta
oralmente e in maniera naturale nel bambino udente. È ovvio che non può
manifestarsi in maniera altrettanto naturale nel bambino sordo a causa
del suo deficit sensoriale.
Il bambino che nasce sordo non dimostra alcun interesse verso il linguaggio. Attraversa una fase di lallazione
come ogni bambino ma a questa fase segue subito una lallazione segnata.
Nel bambino udente si svilupperà una lingua parlata, in quello sordo
una segnata. Sempre che gli sia concessa libertà di segnare.
Il sordo non è un ritardato, solo non parla perchè non è quella la
sua natura. La sua natura di sordo gli chiede di segnare, se il sordo
segna il sordo pensa, quindi il sordo sviluppa una facoltà di linguaggio
che lo distingue dagli animali. Il dramma è quando una persona sorda
non è messa nelle condizioni di acquisire una lingua. Il bimbo sordo ha
bisogno di essre immesso in un contesto in cui la "sua" facoltà di
linguaggio si possa attivare naturalmente.
La Lingua è intrinsecamente sociale
e quella segnata non è da meno. La dimostrazione di ciò è data
dall'esistenza di quei bambini lupo di cui ci parla Truffaut. Quei
bambini vissuti in solitudine e che anche dopo essere stati immessi in
un contesto sociale non riescono comunque a parlare. Il loro orizzonte
di pensiero è limitato così come limitato risulta essere quello del
sordo a cui viene impedito di esprimersi naturalmente.
Un bimbo sordo nasce sordo non ritardato. Se gli si nega la
possibilità di sviluppare una lingua, allora si che avrà un ritardo
cognitivo.
C'è sordo e sordo
Non esiste un solo tipo di sordità ma siamo in grado di distinguerne per grandi linee almeno tre tipi:
- SORDITÀ PROFONDA
-SORDITÀ PRE-LINGUISTICA
-SORDITÀ POST-LINGUISTICA
Da questa distinzione possiamo dedurre delle diverse conseguenze per quella che sarà la vita del sordo.
Passiamo ad analizzarle:
Si chiama sordo profondo colui che non ha mai avuto nessun tipo di ascolto sin dalla nascita.
Il
suo però non è un mondo completamente silenzioso, egli può sentire le
vibrazioni della musica, il rombo dei motori, avere una grande
sensibilità per ogni sorta di vibrazioni percepite per via ossea.
Possiamo infatti distinguere due tipi di ascolto: quello aereo, cioè
della coclea (che è quella parte dell'orecchio interno che svolge
funzioni uditive) e quello osseo; lo scheletro ascolta e il suo ascolto
va sempre al cervello. Questo è però un ascolto emozionale
che non decodifica significati. Non avendo mai avuto accesso alla lingua
il sordo profondo non dimostrerà mai alcuna inclinazione verso di essa.
Il secondo tipo di sordità ė quella pre-linguistica. Il bambino perde la
capacità uditiva prima di avere acquisito una lingua e cioè prima dei
due anni. Pur non avendo una strutturazione del linguaggio ha comunque
un rapporto con esso.
Il sordo post-linguistico, l'ultimo tipo di sordo di cui mi
occuperò, diviene sordo dopo aver acquisito una lingua dunque Sa che le
parole esistono e dal punto di vista cognitivo è colui che avrà meno
difficoltà.
Io segno perchè...
Ho creato questa immagine per esprimere il motivo per il quale ritengo che la Lis sia una lingua come tutte le altre, e debba essere riconosciuta come tale.
Io segno perché tutti abbiamo lo stesso diritto a comunicare il nostro pensiero.
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